“Less is more… Dio è nel dettaglio”
Hai mai osservato attentamente il tuo ambiente di lavoro? Credi che nell’era dello smart working parlare di spazio lavorativo sia un controsenso?
“Lo sai che alcuni dei più grandi geni lavoravano nel caos più totale? Prova a cercare su google qualche immagine delle scrivanie di Einstein o di Steve Jobs: pile di carte, oggetti riposti a casaccio l’uno sull’altro, libri ammucchiati. E allora come potevano essere produttivi? Ma soprattutto, perché tutti ci dicono di riordinare sempre la scrivania?
Le ricerche fatte sul campo … dicono che la nostra mente, in situazioni disordinate, diventa più creativa: si attiva cercando soluzioni e semplificazioni al caos… Per la mente si tratta però di una situazione di emergenza: quindi, quando il disordine e il caos prendono il sopravvento e durano a lungo, viene messa a dura prova; si genera così una serie di reazioni pericolose: documenti che vanno persi, rallentamenti, scadenze mancate, stress e frustrazione, ansia…”[1]
È proprio questo il punto. Lo spazio è ovunque e anche noi contribuiamo a crearlo.
Prendo spunto dalle mie giornate ed osservo anche io, più attentamente del solito, lo spazio in cui lavoro, quell’ambiente che ogni giorno mi accoglie, ovunque esso sia. Accendo quindi i riflettori su un aspetto spesso sottovalutato, ciò a cui magari nessuno fa davvero attenzione nella vita di tutti i giorni.
D’altronde, corriamo sempre…
Ma il punto è proprio questo, ciò che è sottovalutato spesso fa la differenza.
E allora ti domando: ti piace ciò che vedi? Ciò che respiri? I colori, l’ordine, il disordine che ti circondano, ti rispecchiano? Vorresti che qualcosa fosse diverso? TU, nel tuo piccolo, cosa puoi fare?
È importante per me riflettere sui luoghi che “abito” ogni giorno. Anche quelli che non scelgo di “abitare”.
E ti dico la mia – Less is more… Dio è nel dettaglio – che poi è il titolo di questo post.
Prendo ispirazione anche da Spaziogrigio e dai suoi fantastici spunti minimalisti.
Ed oggi ti dico che ho deciso che meno è meglio.
Che pianificare il tutto con cura e amore è la mia strada, quella che mi aiuta ogni giorno a rendere anche il mio “spazio lavorativo” più leggero ed essenziale.
Perché è proprio il meno che mi consente di curare il dettaglio.
Mi affascinano quegli uffici, scrivanie, armadi dove viene consapevolmente messo al bando ciò che non è strettamente necessario.
Perché ti dico questo? Per semplificare, per alleggerirci, per creare spazi vuoti.
Vuoto che è spesso assente in questo mondo dove regna sovrana l’abbondanza in ogni senso: abbondanza di cose, attività, scadenze, pensieri… e chi più ne ha più ne metta.
Sembra che solo così vada bene. E chi l’ha mai detto?
Ascoltiamoci. Forse è proprio necessario un cambio di rotta. Forse alcuni eventi non vengono a caso.
Io sto iniziando a svuotare i miei spazi, perché sento che questo mi dà energia, libertà, chiarezza mentale e soprattutto mi semplifica la vita.
Mi fa guadagnare Tempo, questo nostro prezioso Tempo che sembra non essere mai abbastanza … ma mi chiedo:
quanto ne perdiamo proprio per barcamenarci nel “troppo”?
Quindi anche a lavoro: Less is more… Dio è nel dettaglio.
E tu? Stai curando il tuo “spazio di lavoro”?
A presto
PC*
[1] https://alleyoop.ilsole24ore.com/2016/07/06/dai-un-occhio-_-come-riprendere-il-controllo-della-scrivania-nel-caos-in-10-mosse/